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lunedì 16 marzo 2009

Rifiuti zero e posti di lavoro

Vailate ha raggiunto un obbiettivo importante sul campo dei rifiuti, ma dobbiamo e possiamo fare di più.
Il giornalista Matteo Incerti è interventuo alla giornata nazionale delle liste civiche a Firenze, proponendo diversi spunti di riflessione, che io colgo subito come punti fondamentali del nostro programma.
Schematizzo le informazioni sul tema e le proposte:
  • Tutto ciò che non si ricicla va eliminano nei prossimi anni dal ciclo produttivo della nostra economia, attraverso la collaborazione fra istituzioni, università, imprese;
  • Rifiuti zero = più lavoro. Ogni 15 posti di lavoro creati con il riciclo (fonte CONAI), se ne crea solo 1 con l’inceneritori e discariche; ogni 1000 abitanti con la raccolta porta a porta si creano 2 posti di lavoro.
  • Senza incentivi pubblici, gli inceneritori non stanno in piedi. Vedi CIP6, che doveva servire per raccogliere fondi per le fonti rinnovabili.
  • Inceneritori e discariche provocano danni economici, derivanti da costi sociali, di gestione, ambientali, sanitari.. da 4 a 21€/tonnellata smaltita da inceneritori, da 10 a 13€/tonnellata per le discariche.
  • Risparmio energetico vero è la raccolta differenziata porta a porta.

Il programma che la nostra lista propone, in collaborazione con tutte le liste indipendenti d'Italia, è il seguente:

  1. Riduzione rifiuti: riduzione di sprechi di cibo, compostaggio domestico, pannolini lavabili, vuoti a rendere, scoraggiare i volantini nelle poste, promozione sistemi di filtrazione per l’acqua del rubinetto ecc..
  2. Ridurre gli imballaggi inutili, facendo pressione sulle imprese, sostenere e promuovere i prodotti con i vuoti a rendere;
  3. promuovere la nascita dei negozi del riciclo;
  4. Raccolta differenziata porta a porta. Tariffa puntuale (paghi solo ciò che non ricicli).
  5. Raccolta differenziata (vedi Treviso) in scuole, ospedali e tutti i luoghi pubblici.
  6. Per creare energia: impianti di compostaggio e di gestione anaerobica.
  7. Usare scarti organici dell’agricoltura per creare gas organici, con i quali far andare i mezzi pubblici.
  8. Promuovere centri di riciclo privati totali (posti di lavoro!!!), costano il 75% in meno degli inceneritori.
  9. Creare centri studio per i materiali non riciclabili, in collaborazione con le Università, i Comuni e la Provincia.

RIPRENDIAMOCI LE NOSTRE CITTA' !!!

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