Libertà è partecipazione!
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mercoledì 30 giugno 2010

Inquinamento da Dimetridazolo sul nostro territorio


Il Comune di Vailate ha pubblicato un importante comunicato stampa che riguarda l'inquinamento di alcuni pozzi della provincia di Cremona.  
(immagine tratta da internet a scopo illustrativo)

Ecco il testo (per l'originale, clicca QUI):
"La prefettura di Bergamo, di concerto con le Prefetture di Cremona e Lodi , ha ritenuto opportuno convocare gli amministratori locali per rendere una dettagliata informativa circa il potenziale inquinamento da Dimetridazolo, un additivo chimico utilizzato nella produzione di farmaci per la zootecnia. Il Comune di Vailate, rappresentato dai consiglieri De Berardinis e Di Maio, ha potuto raccogliere una serie di indicazioni utili e da diffondere a tutta la cittadinanza.

Già nel 2005 alcuni pozzi inquinati da dimetridazolo erano stati individuati in comuni del nord della provincia di Cremona, dalla più settentrionale Capralba fino a Ripalta Cremasca in prossimità dell'immissione del fiume Serio nell'Adda.

Poiché il territorio della provincia di Cremona e quello della provincia di Bergamo rappresentano da un punto di vista idrografico un'unica provincia, dalle Orobie al Po, è indispensabile comprendere quanto avviene a settentrione del nostro territorio e si rende necessaria una stretta collaborazione tra le due Province.

La situazione non è assolutamente allarmante, in quanto sono soggetti a potenziale rischio solo i pozzi privati che pescano ad una profondità inferiore a 15 metri. Si ritiene tuttavia di sconsigliare l’utilizzo per uso alimentare di acqua proveniente da detti pozzi, qualora non vengano svolte analisi puntuali.

Ci sembra pertanto ragionevole informare la popolazione di questa possibilità, esortandola ad utilizzare l’acqua proveniente dai pozzi privati solo per irrigare, destinando all’uso domestico unicamente le risorse idriche degli acquedotti comunali che, come nel caso di Vailate, attingono ad una profondità che va dagli 80 ai 120 metri."

martedì 29 giugno 2010

Mozioni popolari: la nostra risposta all'invito del Sindaco

Mozioni popolari: questo è il momento per ESSERCI !

Il nostro Sindaco ci ha invitati ad esporre le nostre sette mozioni popolari (che trovate sul nostro blog), in comune, nella saletta del primo piano, coi capigruppo.
Siamo felici di questa udienza, perché potremo parlare a tu per tu con i capigruppo, ma noi pensiamo sia meglio farlo con incontro pubblico, al centro civico.
Barriere architettoniche, acqua, rifiuti, trasparenza, internet..sono argomenti che riguardano tutti.

Abbiamo bisogno del vostro sostegno: dato che gli argomenti trattati riguardano tutti i comuni, e non solo Vailate, vi chiediamo di firmare la richiesta di effettuare l’incontro al centro civico, con tanto di telecamere, garantendo la vostra presenza (non possiamo certo pretendere di mobilitare i capigruppo se poi al centro civico siamo in pochi).
Sarà una grande occasione sprecata, se discuteremo le nostre importanti mozioni chiusi dentro una saletta, senza testimoni e partecipazione popolare.

Chiamate me per una conferma al 339/6307543 o scrivete a progettovailate@libero.it, intanto prepareremo il documento da firmare e dare in risposta al Sindaco.
Grazie.

Ecco la risposta del Sindaco

Protocollo n. 5745
Vailate 29/05/2010

Egr. Sig. ROBERTO D’IZZIA

MOVIMENTO PROGETTO VAILATE

(Trasmesso a mezzo e-mail)

Riscontro vs. note protocollo da n. 4817 a n. 4823 del 05/06/2010

In riferimento a quanto in oggetto Vi ringrazio a nome dell’Amministrazione per le proposte formulate: riteniamo sempre e comunque utile ricevere proposte tese a migliorare situazioni e/o dirette a nuove iniziative.

Vi invitiamo ad esporre personalmente le Vs. proposte nel corso della conferenza dei Capigruppo alle ore 19.15 del 07/07/2010, presso la sala riunioni del Comune ( 1’ piano) .

Cordiali saluti.
Pierangelo Cofferati

SINDACO

Libertà è partecipazione... già, ma che vuol dire?

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"Fare rete" è un’espressione che nasce dall’utilizzo di internet, ma può trasformarsi in qualcosa di molto, molto più concreto.

L’Italia è in democrazia da poco più di 60 anni, una democrazia rappresentativa nella quale poche persone vengono delegate da molte a portare avanti il paese nel miglior modo possibile. Il problema è che questi pochi eletti hanno capito, essendo tutt’altro che ingenui, che l’atto della delega è rimasto fine a sé stesso, e non è stato seguito da un successivo controllo da parte dei deleganti, ovvero noi.
Per spezzare questo meccanismo bisogna partire dal basso, con movimenti autonomi dalla politica, che abbiano il compito di affrontare problemi veri, quotidiani, senza perdersi nelle logiche poltronaie dei partiti.

Questi movimenti possono rappresentare ognuno il proprio territorio, ma è fondamentale che tessano una rete di contatti fra loro, laddove è possibile condividere alcune iniziative, al di là delle ideologie.
Ed ecco perché, come comitato Progetto Vailate, stiamo entrando in contatto con le realtà locali del nostro territorio; sostenere le iniziative di altri comitati è il presupposto per creare un intreccio di rapporti basato sull’azione concreta, e laddove vi sia uno scambio reciproco, allora ci sarà anche un arricchimento reciproco.
Il rischio è quello di una ipocrisia di fondo finalizzata alla sola pubblicità del proprio gruppo, ma è un rischio che va debellato; l’obbiettivo, ricordiamoci, della collaborazione può essere molto più nobile che non farsi banalmente pubblicità.

Come nuova generazione, che ha ricevuto in eredità un Paese con enormi potenzialità eppur martoriato da mostruose deficienze, abbiamo il dovere di dare inizio ad una rinascita culturale, ad un nuovo sviluppo basato su valori condivisi, e non sul pil.
Dunque, dal mio punto di vista, è importante che ciò accada collaborando con altri gruppi pur mantenendo la propria identità; una sorta di "biodiversità" dei movimenti attivisti.

I famosi delegati di cui sopra dovranno, prima o poi, rendersi conto che mettere una ics sul loro nome è qualcosa di ben diverso dal consegnare loro un assegno in bianco.
Quando vedranno decine, centinaia di gruppi tutti diversi l’uno dall’altro, uniti nel portare avanti battaglie sociali allora, forse, cominceranno a dare un valore meno frivolo al compito per il quale sono stati eletti e, forse, cominceranno a capire che se occupano posti di potere è per rappresentare davvero la nostra volontà.

Roberto D'Izzia

lunedì 28 giugno 2010

I baci rubati


Laura ed Elisa sono due studentesse di Bergamo che, come loro stesse scrivono nel sito ufficiale del comitato “Bergamo contro l’omofobia” “…nel loro piccolo hanno deciso di impegnarsi nella lotta contro l’omofobia, nel tentativo di sensibilizzare la comunità bergamasca in merito alle tematiche LGBT”.

Il dialogo aperto a tutti è la strada che hanno deciso di intraprendere, come più volte hanno voluto sottolineare, così come la comprensione e la tolleranza reciproca.

Una loro importante iniziativa è la mostra “I baci rubati”, di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo (leggi QUI).

Noi di Progetto Vailate sosteniamo la loro iniziativa, e cercheremo di ospitare la mostra nel nostro Centro Civico; in attesa di questo evento, che si prospetta possibile per il prossimo autunno, pubblichiamo alcune foto della mostra, e facciamo i nostri migliori auguri al comitato “Bergamo contro l’omofobia” per tutte le loro iniziative.







giovedì 24 giugno 2010

Le nostre mozioni popolari

Cari lettori e concittadini, vi presentiamo i testo intergrale delle sette mozioni popolari che abbiamo trasmesso all'amministrazione di Vailate il giorno 5 Giugno 2010.
Sono lieto di proporvi questo formato poichè chiederemo all'amministrazione di fare la stessa cosa per i documenti pdf da pubblicare sul sito del Comune.

Detto ciò, attendiamo che maggioranza ed opposizione ci manifestino pubblicamente interesse per i temi che abbiamo trattato (su questo blog, in alto a sinistra, trovate il conteggio dei giorni che passano senza risposta), nonchè per il merito delle singole proposte che facciamo (come sapete, il nostro metodo è sempre lo stesso: esporre dati su un problema - proporre soluzioni CONCRETE al problema).
Speriamo che il Sindaco convochi una conferenza con i capi gruppo del consiglio, durante la quale potremo esporre nel dettaglio le nostre proposte.
Ovviamente, conferenza pubblica e videoripresa.

Beh, che altro aggiungere: buona lettura!

CLICCA SU QUESTO TITOLO: Progetto Vailate e le 7 mozioni popolari presentate il 05 Giugno 2010 , oppure sfoglia il pdf che trovi su questo blog, in alto a sinistra

martedì 22 giugno 2010

SCRP: l'aumento di capitale di Lgh fra certezze e perplessità (4° capitolo)

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Oggi torniamo nuovamente sulla vicenda dell'aumento del capitale di Lgh, il gruppo che lascia perplessi diversi sindaci del distretto di Crema aderenti alla SCRP e per il quale, al momento, i nostri amministratori hanno garantito (almeno per adesso, poichè non ci sono giunte smentite precise sui nostri dubbi precedentemente pubblicati).
Nel seguente articolo de "La Provincia" leggiamo il punto di vista chiarificatore di un membro del CDA della Lgh, e quello di vari sindaci che pongono ancora quesiti e nutrono dubbi sul futuro dell'importanza dei comuni stessi nella SCRP.
Noi seguiremo la vicenda con attenzione e, nel frattempo, stiamo preparando un evento pubblico per capire insieme e discutere i punti dell'accordo Vailate-SCRP sul fotovoltaico, che ricordiamo essere stato votato all'unanimità dai membri del nostro Consiglio Comunale.

Ed ora, leggiamo l'articolo (clicca sull'immagine per ingrandirla):


sabato 19 giugno 2010

S.C.R.P.: zero informazioni! (3° capitolo)

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OPS, avevamo ragione a dubitare della SCRP?

È chiaro, anche alla luce degli ultimi fatti emersi sulla stampa riguardanti la poca trasparenza sul piano finanziario del gruppo LGH (ma.. non dirmi che è lo stesso gruppo su cui abbiamo pubblicato l’inchiesta e di cui avevamo palesato forti dubbi? Sì, proprio quello), che chiederemo l’annullamento della delibera sul fotovoltaico firmata all’unanimità due settimane fa in consiglio comunale.

Chiederemo, altresì, che venga realizzato un dibattito pubblico, durante il quale maggioranza e opposizione ci esporranno i conti che hanno fatto sul fotovoltaico, e ci daranno tutte le informazioni sulla SCRP di cui dispongono, e i cittadini proporranno ulteriori soluzioni per il fotovoltaico.

Ed ora, leggiamo insieme l’articolo de "La Provincia" sulla SCRP.
(clicca sull'immagine per ingrandirla)


A tutti i consiglieri ed al Sindaco che hanno votato chiediamo: dunque, vi sentite ancora di garantire personalmente per la SCRP?

giovedì 17 giugno 2010

Il fotovoltaico a Vailate: ecco le prime risposte degli amministratori. (2° capitolo)

In merito alla vicenda del fotovoltaico a Vailate (leggi qui il nostro articolo/inchiesta), ci sono arrivate le prime risposte dai nostri amministratori.

Rispondiamo qui perché su Facebook rischiamo di essere troppo brevi, e poi vogliamo aggiornare voi lettori sugli sviluppi.
Premetto che i nostri interlocutori si rivolgono direttamente a me perché su Facebook scrivo io, e poi ci conosciamo un po’ tutti di vista qui a Vailate.

Il Sindaco Pierangelo Cofferati ci scrive il suo punto di vista sui nostri dubbi in merito alla SCRP, rispondendo quanto segue: "Le visure camerali sono pubbliche, in Camera di Commercio a Crema puoi ottenere ogni informazione."

Paola Guerini Rocco (Per il futuro di Vailate), invece, ci scrive una risposta più articolata:
Ciao Roberto, tutto può e deve essere approfondito e quando vengono prese delle scelte in Consiglio Comunale prevedono poi che vengano curate e seguite a tutela di tutti i cittadini Vailatesi.
Quando ero Assessore ai Servizi Sociali ho avuto il piacere ( ed era un mio dovere) di lavorare, per quanto riguarda l'Area del Sociale, anche a livello sovra comunale e credimi anche lì ho avuto modo di vedere che nel distretto cremasco (formato da ben 48 comuni!) si è lavorato molto… anche con posizioni diverse ma sempre nell’interesse di tutti i comuni…si può e si deve sempre migliorare…e concordo con te che bisogna anche seguire tutti i passaggi; permettimi solo di dirti che prima di dichiarare che le persone si "ESPRIMONO A CUOR LEGGERO" dovresti e ti auguro ...in futuro …di poter dedicare parte del tuo tempo come Amministratore Pubblico a Servizio della Comunità capiresti quanti passaggi vengono fatti prima di fare delle scelte per tutto il distretto! Per quanto riguarda le richieste analitiche che vuoi avere che riguardano le decisioni che incidono sul Paese nel quale anche tu vivi…è giusto…è un tuo diritto averle!

Risposta al Sindaco (questa già pubblicata su Facebook)

Le visure camerali sono a pagamento, e sono anche care; perchè pagare per una cosa che dovrebbero dirmi i miei rappresentanti in comune?
I cittadini delegano voi proprio perchè non hanno ne' tempo, ne' la preparazione culturale/tecnica e talvolta nemmeno i soldi per fare le dovute verifiche sulle aziende incaricate di erogare un servizio pubblico.

Risposta a Paola Guerini Rocco

Se avete fatto studi o verifiche sulla SCRP (in tal caso saremmo più che soddisfatti, ma vorremmo anche le prove, ad esempio una relazione), purtoppo in sede di consiglio comunale avete omesso di dirlo ai cittadini; è per questo che ora vi chiediamo spiegazioni.
Le nostre obiezioni, dunque, sono molto precise (e ve le porremo anche in sede ufficiale), e da tutti voi (maggioranza e opposizione) chiediamo precise risposte:


  1. Un sistema di scatole cinesi qual'è la SCRP, costituita da pubblico e privato, può davvero perseguire l'interesse pubblico? Se sì, garantite dunque voi personalmente?

  2. sia tu che il sindaco siete concordi nel seguire/controllare tutti i passaggi, come chiedeva anche Berticelli, ma nessuno di voi ha posto un vincolo ben preciso in sede di consiglio (es.: non votiamo se non ci date garanzie che si persegua l'interesse pubblico); dunque, a noi cittadini non resta altro che confidare solo sulla vostra buona fede?

  3. Cosa dichiarate in merito alla SCCA (che costituisce la SCRP) ed alla gestione del teleriscaldamento a Crema? Lì a quanto pare l'interesse pubblico è stato scavalcato allegramente dal Privato; se avete fatto le verifiche, sapevate anche la faccenda della Fimet, giusto? (se "sì", come vi fidate della SCRP? se "no", allora avete o non avete fatto i controlli di cui sopra?)

  4. Ultima cosiderazione: sapete che in Europa i comuni si producono da se' l'energia elettrica col fotovoltaico e che quella in eccesso addirittura la vendono riversandola in rete, dividendone gli utili fra i cittadini? E noi invece preferiamo dare questa opportunità ai privati (vedi organigramma SCRP)?
PER CONCLUDERE

Noi di Progetto Vailate siamo certi che un incontro pubblico su questo tema PRIMA di votarne la decisione all'unanimità sarebbe stato un gesto di grande democrazia. Come al solito nessuno s'è degnato di chiederci cosa ne pensavamo e, magari, ricevere suggerimenti, convocando un pre-consiglio. Non chiediamo incontri pubblici su tutto, altrimenti bloccheremmo il vostro lavoro, ma sugli interventi più importanti per il nostro paese (il fotovoltaico cioè l'energia, l'acqua, la costruzione della scuola, la viabilità...)

Siamo sicuri (ovvero ci auguriamo) che tutti voi abbiate seguito molteplici passaggi prima di votare questa decisione ma, chissà perché, ve ne manca sempre uno, che poi è sempre lo stesso: parlarne in piazza con noi, i vostri cittadini.

mercoledì 16 giugno 2010

Privatizzare l’acqua? Progetto Vailate contribuisce a divulgare il referendum abrogativo.


È con grande piacere che vi annunciamo il sit-in del nostro comitato, che avverrà sabato 19 giugno in piazza Cavour a Vailate (CR), dalle ore 09.00 alle ore 17.00.
Lo scopo dell’incontro è la raccolta di firme per la proposta di un referendum abrogativo (leggi qui le informazioni sul comitato promotore) nato con l’obbiettivo di tutelare la caratteristica pubblica dell’acqua, a fronte di una inopportuna privatizzazione della stessa.

Primo quesito: fermare la privatizzazione dell’acqua
Si propone l’abrogazione dell’art.23 bis della legge n.133/2008; eliminare questa norma significa contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni e la relativa consegna dei servizi idrici al mercato.

Secondo quesito: aprire la strada per la ri-pubblicizzazione dell’acqua
Si propone l’abrogazione dell’art.150 del Dlgs n.152/2006; in questo modo non sarebbe più consentito il ricorso alla gara, ne’ all’affidamento della gestione a società di capitali, favorendo quindi il percorso verso la ri-pubblicizzazione del servizio idrico (partecipazione, quindi, degli enti pubblici e dei cittadini).

Terzo quesito: eliminare i profitti dal bene comune acqua
Si propone l’abrogazione dell’art.154 del Dlgs 152/2006, limitatamente alle seguenti parole: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”. Abrogando questa parte dell’articolo sulla norma tariffaria, si eliminerebbe la possibilità di fare profitti sul bene comune acqua.

Siate numerosi e... PASSATE PAROLA!

venerdì 11 giugno 2010

Fate largo, sta per arrivare IL MENESTRELLO!

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Cari lettori e simpatizzanti del comitato Progetto Vailate, il sondaggio che abbiamo lanciato per decidere quale nome dare al nostro futuro giornale è chiuso, e sono lieto di comunicarvi che ha vinto "Il Menestrello", contro “Il Naufrago”, con 10 voti su 19.

Grazie per aver contribuito a questa iniziativa!!!

Questo era il primo passo; adesso cerchiamo di raccogliere le idee sulla composizione del giornale stesso… se volete darci il vostro contributo, scrivete a progettovailate@libero.it .
Potrete darci i vostri spunti sulla priorità dei temi da trattare, l’impaginazione del giornale, il logo, le rubriche...


Aspettiamo le vostre idee!!!

...ovviamente se pensate di guadagnarci qualcosa in termini di soldi.. eheh siete fuori strada.. ma molto fuori strada.. anzi siete proprio finiti nell'altra carreggiata :)))

P.s.: Progetto Vailate non riceverà contributi statali per la stampa e la divulgazione del Menestrello.

giovedì 10 giugno 2010

L’omofobia nel bergamasco? Il Treviglio Pride presenta “Homofobicus”.

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Venerdi 4 giugno 2010 si è svolto un evento organizzato dal Treviglio Pride, in collaborazione con L’immagine sospesa, circolo di cultura cinematografica della città di Treviglio, per la presentazione del documentario-denuncia intitolato "Homofobicus: l’evoluzione umana all’alba del terzo millennio".
Ospiti sul palco, per proporre spunti di riflessione prima e dopo la visione del documentario, Francesco Chiodelli (il regista), Rita De Santis (AGEDO), Corinna Preda (Arcilesbicaxxbergamo), Laura Liverani ed Elisa Radesca (Bergamo contro l'omofobia).
Presente anche l’assessore alla cultura di Treviglio, Daniela Ciocca, che ha posto nel suo breve intervento la questione della responsabilità politica, chiara ed inequivocabile, sul tema dell’esclusione e dell’omofobia.

Nell’intervento iniziale, Stefano Aresi (portavoce del Treviglio Pride) ha sottolineato l’importanza del dialogo con le istituzioni locali, affinché il movimento del Pride venga ufficialmente riconosciuto, dando così un primo segnale di apertura culturale a tutto il territorio.
Aresi, infatti, definisce “sorprendente” l’accoglienza delle forze politiche e della cittadinanza alle iniziative del Pride, in netto contrasto con le posizioni di alcuni politici e cittadini che pongono una sorta di “veto” culturale su tutta la questione dell’omosessualità.

A presentare il documentario/denuncia, è stato lo stesso Francesco Chiodelli che, con molta schiettezza e ironia, ha definito il suo lavoro un “documentario artigianale-casereccio ma simpatico, senza ambizioni cinematografiche”.
Il film nasce, come si evince in una presentazione ufficiale dell’evento, come reazione alle “..affermazioni del consigliere comunale Fulvio Paparo (centro-sinistra) durante una seduta del Consiglio Comunale di Bergamo (25.10.2007) che equiparavano l'omosessualità alla pedofilia, all'incesto, alla poligamia, alla zoofilia..”, e si sviluppa in tre momenti principali: le interviste ai passanti, un monologo femminile, e le interviste ad esponenti politici ed attivisti omosessuali.

Le interviste fatte ai passanti rappresentano l’aspetto di denuncia dell’intero video, in quanto capaci di catturare le più svariate considerazioni sull’omosessualità. L’intervistatore ha finto di porre domande per conto di una radio locale, facendo intendere di essere egli stesso omofobo; questa situazione ha incoraggiato i più restii agli omosessuali ad esprimersi molto apertamente, e dimostrare una forte intolleranza.
In alcuni momenti il pubblico ha sorriso, ma per la maggior parte del tempo il silenzio in sala è stato indice di un forte coinvolgimento emotivo.
I passanti intervistati avevano posizioni nette sul senso della famiglia, sui diritti civili agli omosessuali e perfino sul diritto personale di essere se’ stessi.

Alle interviste per strada, è seguito il monologo di una giovane donna, ambientato in una stanza; la ragazza parla guardando la telecamera, come a voler dialogare con ogni singolo spettatore, e spiega la sua esistenza affermando con fermezza “io sono lesbica, bisessuale, sono eterosessuale, sono cattolica, sono atea. Io sono una donna”.

Seconda parte del video dedicata ad interviste mirate ad esponenti della politica ed attivisti, fra i quali Nichi Vendola.
Gli intervistati hanno detto la loro sui diritti civili agli omosessuali, sulla completezza genitoriale che può esistere fra persone dello stesso sesso, sull’emarginazione che vivono i transessuali nella nostra società.

A chiudere il documentario, come a voler dare un messaggio di speranza, sono state proiettate ulteriori interviste in cui, però, alcuni cittadini di Treviglio dimostrano una particolare apertura mentale e tolleranza.

Dopo l’applauso, le persone del pubblico hanno preso la parola per dare la loro testimonianza diretta.
Alcuni hanno mostrato turbamento per le immagini appena viste (“io non riesco a ridere quando sento certe cose”), ed hanno espresso una forte rabbia; altri hanno preferito porre l’accento sul bisogno di capire le origini dell’omofobia, e sull’importanza del dialogo con tutti i cittadini.

Le ospiti Elisa Radesca e Laura Liverani hanno parlato del loro progetto, una mostra fotografica itinerante intitolata “Baci rubati”, e di come si sono scontrate con la censura del territorio.
Il Sindaco di Bergamo, infatti, ha negato alle organizzatrici uno spazio nel centrale Quadriportico del Sentierone (leggi l'articolo A.N.S.A QUI), richiesto per la Giornata mondiale contro l'omofobia del 17 maggio; la motivazione di tale divieto, secondo le parole della Radesca, è dovuta al fatto che il sindaco avrebbe giudicato le immagini della mostra troppo "forti" e capaci di scandalizzare i cittadini.
L’iniziativa, però, ha avuto un forte riscontro nella società civile ed è stata divulgata in vari paesi, fino a giungere a Bruxelles, dove la mostra verrà esposta davanti al Parlamento Europeo.
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Questi i fatti, ed ora ecco cosa ne penso io.
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Come ho potuto dire nel mio intervento pubblico di quella sera (ringrazio pubblicamente gli organizzatori per l’opportunità che mi è stata data), penso che l’omofobia sia una sorta di malattia, che si trasmette di padre in figlio, oppure fra componenti di una stessa comunità.
L’omofobia, pertanto, non sempre è figlia di “cattiveria”, ma piuttosto di ignoranza (come dimostravano alcuni interventi del documentario): ciò che si conosce poco e male, come tutti sappiamo, spaventa.

Per questo ritengo che l’omosessualità debba essere riconosciuta quotidianamente, ovunque e senza censure, in modo che l’intera società riesca a prendere più familiarità con questa realtà e, col tempo, a non ritenerla più un pericolo.
Pur provando a comprendere le ragioni per cui esistono locali o discoteche “a tema” (ma la mia è un’arroganza, perché non capirò mai davvero cosa prova un omosessuale in una società omofoba e bigotta come la nostra), sono contrario alla loro esistenza, perché li considero una forma di auto-ghettizzazione, ingiusta e controproducente.
Sicuramente per questo motivo, mi auguro che eventi come quelli organizzati dal Treviglio Pride si svolgano anche a Vailate. Il comitato Progetto Vailate, per esempio, ha già chiesto loro di proporre anche da noi l'evento "L'olocausto taciuto", mentre abbiamo proposto alle rappresentanti del gruppo "Bergamo contro l'omofobia" di portare la mostra sui "baci rubati" al Centro Civico A. Sala.

Chiudo questo articolo nella speranza di poter vivere in un paese dove un bacio omosessuale non si debba vedere solo ad una mostra fotografica (quando non censurata), e dove la libertà individuale non sia neanche oggetto di discussione.
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sabato 5 giugno 2010

In Satira Veritas: le elezioni.

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Vi propongo lo studio di un di fumetto satirico che avevo pensato durante le elezioni comunali del giugno 2009 (e che ho ritrovato 'stasera a distanza di quasi un anno...!), quando avevamo cercato di realizzare una lista civica.. 
Quello con gli occhiali doveva essere la caricatura di me stesso mentre dico fesserie da campagna elettorale, mentre l'altro è l'elettore qualunque. Sono battute innocenti, perchè oggi ne farei di più cattivelle...

Se fossi stato eletto alla carica di Sindaco, avrei istituito il nuovo giornale di Vailate, in cui comprendere gli articoli della maggioranza, gli articoli della minoranza e la pagina dedicata alle lettere dei cittadini.
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Ah, certo, sarebbe nata la striscia di fumetti "In Satira Veritas", già presente nel blog InformaReagire sotto forma di testo.

Che ne dite, può andare bene come idea per il nostro nuovo giornale?
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giovedì 3 giugno 2010

Il fotovoltaico e la leggerezza dei nostri consiglieri: vi presentiamo la S.C.R.P. (1° capitolo)

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Durante il consiglio comunale del 01/06/10, l’amministrazione ha deliberato all’unanimità in favore al progetto fotovoltaico, gestito da S.C.R.P.

La maggioranza, nella figura del Sindaco, ovviamente ha garantito per S.C.R.P., avendo proposto tale partecipazione al progetto.

Il consigliere Mauro Berticelli, della lista di opposizione “Vailate decidiamo insieme”, ha posto un’obiezione riguardante il reale tornaconto per il comune di Vailate, derivato dall’applicazione di pannelli fotovoltaici.
Berticelli ha ricordato, cito testualmente, che “girano molti soldi” in operazioni così importanti, e che bisogna stare ben attenti agli interessi dei privati, che potrebbero prevalicare su quelli pubblici.
Il sindaco ha risposto che la maggioranza “terrà in considerazione l’appunto del consigliere Berticelli..”, e che staranno attenti a come si evolveranno gli sviluppi economici della vicenda.
Nonostante questa obiezione, però, la lista di Berticelli ha votato lo stesso a favore.

Anche la lista "Per il futuro di Vailate" ha votato in favore a questo progetto, perché, citando a memoria il consigliere Paola Guerini Rocco (se la citazione è scorretta, vi prego di farcelo notare e la cambieremo), oltre ad essersi già attivati nella precedente amministrazione per l’impianto dei pannelli fotovoltaici, “S.C.R.P. è una garanzia in quanto partecipata dai comuni dell’area cremasca così come dallo stesso comune di Vailate, quindi sicuramente agisce nell’interesse pubblico”.

Questo il dato.
Adesso la mia opinione.

Premetto subito che il fotovoltaico (l’energia pulita in genere) è un argomento che mi sta profondamente a cuore; da quasi 3 anni utilizzo energia elettrica da eolico e fotovoltaico, e sono titolare di una parte di bosco della Costa Rica, grazie ad un fornitore che abbatte le emissioni dovute ai miei consumi.

È curioso che i nostri consiglieri si siano lanciati a capofitto in questo progetto molto importante, senza fornire alla cittadinanza uno studio dettagliato sui costi, nonché sulla natura delle società che parteciperanno al progetto.
È altrettanto curioso che le opposizioni non abbiano chiesto almeno di posticipare la votazione, in previsione di un’attenta analisi su tutto il progetto e, magari (ma non vorrei dire una cosa sconvolgente), dopo aver fatto incontri pubblici e discusso con la cittadinanza.

Curiosa la posizione del Sindaco che rassicura il consigliere Berticelli dicendo che controllerà l’andamento della vicenda, ma senza spiegarci come. (verrà istituita una commissione di controllo?)

Curiosa la posizione di Berticelli che, a mio parere, ha fatto un intervento lodevolissimo ponendo il problema degli interessi privati, però ha ugualmente votato: se hai dei dubbi, perché voti a favore?

Altrettanto curiosa la posizione di Guerini Rocco, che dichiara a cuor leggero di fidarsi della S.C.R.P., solo perché società partecipata; non vorrei essere disfattista e deluderla, ma l’Italia è il Paese con il più alto tasso di corruzione nella pubblica amministrazione di tutta Europa, e la partecipazione dei Comuni alla S.C.R.P. non è per nulla una garanzia.

Detto ciò, Vi propongo un piccolo studio sulla SCRP, cosicché possiate valutare voi stessi se esistono interessi privati oppure no in questa società e, di conseguenza, nel progetto del fotovoltaico.


SCRP Spa è la holding del Gruppo SCRP Spa ed opera in qualità di capogruppo per le proprie aziende controllate.
Vediamo lo schema di queste società, e poi analizziamole velocemente...


SCCA: è la societa cremasca calore che si occupa del teleriscaldamento di Crema. Azzardata la scelta di affidare i lavori della rete alla ditta privata FIMET spa (leggi l'articolo QUI), senza gara d’appalto (leggi il doc. ufficiale QUI).
Ovvero soldi pubblici nelle mani dei privati; milioni di euro, ovviamente.
La stessa FIMET, poi, sempre secondo fonti di stampa, avrebbe eseguito a titolo gratuito dei lavori pubblici in Crema per l’ammontare di c.a. 200.000 euro.. . E, per quale motivo, una società privata, con la crisi che vive l’Italia, eseguirebbe gratis lavori per 200.000 euro?

BIOFOR SRL: non si trovano notizie (chi sono ???);

SIC.SRL SERVIZI IMMOBILIARI: NON SI TROVANO NOTIZIE…(chi sono???);

CONSORZIO.IT srl: propone un servizio di assistenza ambito informatico ai Comuni (chi sono gli amministratori delegati ???);

SCS s.p.a.: è la società cremasca servizi che si occupa di energia nella provincia di Cremona. SCS fa parte del gruppo LGH, Linea Group Holding, il quale ha un bilancio dichiarato nel 2008 (leggi il doc. ufficiale QUI) tale per cui i dividendi per soci ammontano ad € 5.400.000.
E chi sono questi soci?
Vediamo un po' quanto c'è di pubblico in questo gruppo..

LGH




Quindi, società private miste a pubbliche...

AEM S.p.a.: è un’ azienda municipalizzata (società per azioni!) e si occupa di: energia elettrica, illuminazione pubblica, acqua potabile, trasporti urbani, il servizio gas, servizio calore, servizi di nettezza urbana, fognatura e depurazione ed è stata inaugurata la nuova centrale dì cogenerazione: l’AEM è diventata anche “produttrice” di energia elettrica e non più semplicemente erogatrice di un servizio.
Nel 1994 il quadro dei servizi erogati è stato completato con la gestione della viabilità cittadina, segnaletica compresa.
AEM è attiva nella Provincia di Cremona nella produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica e calore, distribuzione di gas metano, gestione del ciclo integrale dell’acqua, raccolta e smaltimento di rifiuti, telecomunicazioni, illuminazione pubblica.

Insomma, come direbbe Mauro Berticelli: un sacco di soldi.
Il gruppo AEM, però, è esso stesso piuttosto frammentato...
 
 
 
 
Ma torniamo ai soci del gruppo LGH...
 
ASM Pavia S.p.a.: è attiva nella Provincia di Pavia nella distribuzione di gas metano, gestione del ciclo integrale dell’acqua, raccolta e smaltimento di rifiuti.
I soci (privati): clicca QUI.
 
ASTEM S.p.a.: nata come S.p.A. il 1° marzo 1999 dalla trasformazione dell’Azienda Servizi tecnici municipali di Lodi, è una società per azioni a prevalente capitale pubblico: i soci sono al momento 35 Comuni appartenenti alle Province di Lodi e Milano.
Con un fatturato di circa 23 milioni di Euro e 144 dipendenti, è attiva nella Provincia di Lodi nella distribuzione di gas metano, produzione e distribuzione di calore, gestione del ciclo integrale dell’acqua, raccolta e smaltimento di rifiuti.
 
COGEME S.p.a.: è una delle prime Società per azioni dei Comuni nata in Italia. Le quote azionarie sono totalmente detenute da 70 Amministrazioni comunali delle Province di Brescia e Bergamo, dal Consorzio Comunità di Zona (Castelcovati, Chiari e Roccafranca) e dalla Comunità Montana di Valle Camonica. Costituita nel 1970 come COmpagnia GEnerale MEtano, con l' obiettivo di metanizzare la Franciacorta.
Si occupa di: servizio di igiene urbana, realizzazione e la gestione di impianti di smaltimento, gestione integrata del ciclo delle acque nel bacino del fiume Oglio.
Da qualche anno, Cogeme è entrata nel novero degli autoproduttori di energia elettrica con impianti da fonti rinnovabili.

ora le nostre domande:
 
  1. Diteci la verità: vi è venuto un po' di mal di testa?
  2. Altra domanda: vi fidate di una rete così complessa di società pubbliche e private?
  3. Ed infine: voi votereste per dare il progetto del fotovoltaico del Comune di Vailate (importantissimo e remunerativo) in mano a queste società, senza conoscerne tutti i cda o i soci?
Roberto D'Izzia