Libertà è partecipazione!
-

lunedì 3 agosto 2009

"maggioranza" e "minoranza propositiva": ecco la proposta di C.

La nostra concittadina C. mi ha manifestato la sua insofferenza nei confronti del termine “opposizione”, riferito alla minoranza di un’ amministrazione locale o nazionale che sia.
-
Come darle torto?
-
La minoranza di un paese altro non è che la rappresentanza di quella parte di cittadini che la pensano in modo differente rispetto a chi ha vinto le elezioni; nulla di più, nulla di meno.
Il compito di una minoranza, secondo la nostra amica C. (e secondo me, ovviamente), è sì controllare l’operato della maggioranza, ma facendo soprattutto delle proposte concrete, fattibili e serie.

La proposta simbolica di C. è di cominciare ad usare termini differenti per rivolgersi ai vari schieramenti politici; dovremmo parlare di "maggioranza propositiva" e "minoranza propositiva", cancellando il termine "opposizione".
Pensare la politica in termini di “opposizione” fine a se’ stessa o, peggio, preventiva, è tipico della nostra cultura; una cultura, direi, piuttosto stanca e vetusta.
L’opposizione si fa ai singoli interventi che eventualmente si ritengono dannosi per la comunità, e non ad un intero schieramento politico.
Vi parlerò a breve di una maggioranza locale che sta rovinando molto del lavoro fatto dall’amministrazione precedente, solo perché avversari politici, e con grande danno per la comunità.


Quindi, approvo personalmente l’idea di C., e da oggi anche il gruppo Progetto Vailate nei suoi interventi pubblici parlerà di “maggioranza” (perchè è scontato che debba essere propositiva: è il loro dovere!) e “minoranza propositiva”, nella speranza che facciano di tutto per meritarsi questi nobili appellativi.

Nessun commento: