Libertà è partecipazione!
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lunedì 30 marzo 2009

Progetto Vailate su La Provincia di Cremona

Sabato 28 Marzo 2009, con mia grande soddisfazione, è uscito un articolo su La Provincia di Cremona, in cui il giornalista Luca Maestri ha riassunto la parte di programma esposta durante il nostro primo evento, quello di giovedi 26/03/09.
Ho conosciuto quella stessa sera il giornalista che, di sua spontanea volontà, ha deciso di venire a sentire queli idee e proposte per Vailate avevo da esporre.

Ecco l'articolo:


venerdì 27 marzo 2009

Cittadini disabili: per loro Vailate farà molto di più!

Prima di procedere, ricordiamoci che quando si parla di disabili, ci si riferisce a più del 10% della popolazione Europea, come ci ricorda il Forum Europeo per la Disabilità.

Vi riportiamo una dichiarazione tratta dal sito internet della Provincia di Cremona:



"..Negli edifici pubblici dopo la legge 13/89 (abbattimento barriere edilizia privata) e la legge 104/92 (legge quadro sull’handicap) .., si è persa memoria dei famosi “piani di abbattimento delle barriere” che i Comuni dovrebbero presentare annualmente e riservare loro una quota di finanziamento.
Molto dipende poi dall’impianto urbanistico ed architettonico delle città (città ad impianto di tipo medioevale più complicate o città di più recente edificazione) e dalla cultura progettuale dei tecnici coinvolti nella materia.. Ricordiamo che la legge 13/89 e il relativo decreto applicativo (DM 236/89) prevede che ogni edificio di nuova costruzione sia “accessibile” (poter entrare nell’edificio), “visitabile” (poter accedere ai locali dove si svolge l’attività significativa per quell’edificio), “adattabile” (ovvero essere costruito con criteri che permettano modifiche non strutturali e di costi contenuti per adattarlo alle esigenze di persone disabili).
Infine l’obbligo di adeguarsi alla legge 13 esiste in caso di ristrutturazioni totali degli edifici e in casi di cambi di destinazione d’uso...Utile sapere che in casi di barriere in edifici pubblici sono la proprietà e l’ente gestore delle attività che vi si svolgono i due soggetti da coinvolgere per risolvere i problemi...".


Questo vuol dire che l’amministrazione provinciale di Cremona ha coscienza di questa incredibile carenza, e ne sottolinea anche l’aspetto culturale, oltre che tecnico.
Noi vogliamo fare di Vailate un paese a portata di tutti, e dare una particolare attenzione proprio ai cittadini che devono affrontare enormi difficoltà per svolgere le azioni quotidiane.
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Le nostre proposte sono semplici, concrete e fattibili e la nuova amministrazione di Vailate non potrà fare altro che coglierle e realizzarle.

  • Fare la mappatura delle barriere architettoniche in tutto il paese;
  • progettarne l’eliminazione (verifica costi, tempi), e parlarne con la cittadinanza;
  • realizzare una mappa con i percorsi adatti ai disabili, realizzarne una copia cartacea, una su cd rom per chi usa il pc e pubblicarla anche sul sito internet del comune;
  • nel frattempo fare un’ordinanza in cui si chiede ai negozianti e SOPRATTUTTO ALL'AMBULATORIO DI MEDICINA GENERALE di garantire l’accesso per carrozzine ai loro locali (si può studiare insieme la tipologia di rampa meno onerosa e più funzionale);
  • fare formazione nelle scuole sull’integrazione dei disabili, già dalle elementari;
  • dare il patrocinio ad iniziative private che abbiano come scopo il sostegno della causa dei disabili o la sensibilizzazione della popolazione (eventi a tema, nascita associazioni, feste ecc..), anche in collaborazione con altri comuni confinanti.
  • organizzare un servizio di trasporto urbano per disabili costante e presente tutti i giorni della settimana;
  • creazione di una rubrica del giornale del paese, dedicata completamente ai disabili.

(immagini tratte dal web)

lunedì 23 marzo 2009

L’illogico ciclo (e non riciclo) dei nostri rifiuti e il progetto RIFIUTI ZERO

Vailate ha raggiunto un indice di raccolta differenziata (RD) del 68%, per questo ha ricevuto il premio “comune riciclone” da Legambiente.

-Questo vuol dire che noi recuperiamo il 68% dei nostri rifiuti?

-No, perché di questo 68% di raccolta differenziata, il recupero di materia è il 67%; vuol dire che sul totale di raccolta differenziata la percentuale di rifiuti riutilizzati è del 45,56%.

Il restante 54,44% dei rifiuti che Vailate NON ricicla e NON recupera rappresenta i rifiuti urbani non differenziati.
Vailate, facendo un calcolo sul numero degli abitanti, produce in un anno circa 669.004 kg di rifiuti non differenziati.

DOVE FINISCONO QUESTI RIFIUTI?



  • 16,30% alla Discarica di Malagnino (gestita da AEM);

  • 83,62% all’inceneritore di Cremona (gestito da AEM);

  • 0,04% stoccaggio, autodemolizione e recupero (gestiti da ditta F.lli Miglioli);

  • 0,02% stoccaggio, selezione, cernita (gestiti da ditta PuliEco).

Il giornalista ambientale Matteo Incerti, in un intervento dell’8 Marzo 2009 (giornata nazionale delle liste civiche indipendenti) a Firenze dichiara che le discariche hanno dei costi sociali fino a 13€/tonnellata, mentre gli inceneritori costano alla società fino a 21€/tonnellata.


ORA ANDIAMO A TREVISO, al Centro del Riciclo di Vedelago


Questo centro di riciclo ritira i rifiuti urbani differenziati ed indifferenziati di diversi Comuni e consorzi (leggi l'articolo del coordinamento provinciale per l'ambiente di Novara), e li utilizza per creare materiali (sabbie) per l’edilizia; la centrale recupera, inoltre, "...rifiuti altrimenti destinati allo smaltimento in discarica.".
I dati di resa dell'impianto del 2008 indicano che dei rifiuti da loro lavorati, il 93,84% viene recuperato, il 0,32% va all’incenerimento e il 2,99% in discarica!

Il centro ha portato posti di lavoro e ricchezza alla comunità (pagando le tasse al Comune).

Due dati sono interessanti:


  1. ogni 15 posti di lavoro creati con il riciclo (fonte CONAI), se ne crea solo 1 con l’inceneritori e discariche,

  2. per ogni 1000 abitanti, con la raccolta porta a porta si creano 2 posti di lavoro.

I nostri rifiuti, invece, sono gestiti da A.E.M. service che dichiara una perdita d'esercizio pari a - 2.159.139 € (pag. 32 del bilancio).

Sempre sul Bilancio di A.E.M., ma a pag. 33, si evince che "..il bilancio consolidato dell'esercizio chiuso al 31/12/2007 evidenzia una perdita, al netto delle imposte, di 2.224 mila euro...".

Ho invitato il Sindaco di Vedelago ad intervenire, se pur in via telematica, al nostro 1° evento di giovedi 26/03/09, per darci testimonianza del contributo che il Centro riciclo Vedelago ha portato alla comunità.

Il nostro obiettivo è riprendere il modello di città come Vedelago, Montebelluna, Padula, Novara, Capannori (clicca qui ved approfondimenti), per proiettare Vailate verso una raccolta differenziata oltre il 70% ed un processo di riutilizzo quasi totale dei rifiuti indifferenziati: questo è il progetto rifiuti zero!




mercoledì 18 marzo 2009

Il WI-FI nei comuni: il piano provinciale di Roma fa scuola

Questa mattina ho ricevuto una mail diretta da Francesco Loriga, Dirigente del SIRIT - Sistemi Informativi, Reti e Innovazione Tecnologica - Serv. IV, Gabinetto del Presidente - Provincia di Roma, al quale avevo chiesto delucidazioni sul "PIANO PROVINCIALE PER LA DIFFUSIONE DELLE RETI WI-FI E PER COMBATTERE IL DIGITAL DIVIDE" (per guardare il doc.Pdf CLICCA QUI).
Mi ha cortesemente risposto su un paio di domande, che vi ripropongo.
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Domanda: "può il comune chiedere ai cittadini una piccolissima quota in cambio della chiave di accesso alla rete?"
Risposta: "legalmente lo potrebbe fare solo in forma indiretta non essendo operatore, è
comunque un'opzione. Noi comunque seguiamo il modello gratuito."
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Domanda: "possono i cittadini usare la rete wi-fi anche per telefonare gratis?"
Risposta: "tecnicamente, se non si chiudono le porte del voip e si garantisce una certa banda, si. E' una questione di scelte."
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Domanda: "un hot-spot che raggio d'azione può coprire?"
Risposta: "dipende dal tipo di antenna installata, tipicamente un centinaio di metri"
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Domanda: "quanto può costare al comune un accordo quadro sulla gestione di una rete wi-fi ?"
La risposta in questo caso è contenuta nel doc. pdf di cui vi ho già dato il link all'inizio di questo post.
Un progetto su tutta Roma per 500 aree, costa fra avvio del progetto e gestione, € 2.450.000 in 5 anni, cioè solo 980,00 € all’anno per singola area wi-fi.
A Vailate potrebbero bastare soltanto 10 di queste aree, quindi i costi sono assolutamente sostenibili.
Come risultato, però, i cittadini di Vailate potranno navigare gratis, telefonare gratis, gli uffici del comune ridurranno drasticamente le spese per la telefonia, e lo stesso vantaggio potrà andare anche all’oratorio, alla caritas e a tutte le associazioni locali.
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Il wi-fi fa male alla salute?
Una colonnina hot spot emette un decimo delle radiazioni di un singolo cellulare; le emissioni di un hotspot rispetto a quelle di due soli cellulari accesi diventano irrilevanti.
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In Italia, oltre alla provincia di roma, chi sta sviluppando le tecnologie wi-fi?
L'Associazione Nazionale Piccoli Comuni d'Italia (ANPCI), ha stipulato una convenzione con l'azienda WI-FI COMPANY in cui si stabilisce che, in merito all'installazione di tecnologie wi-fi, "...L’accordo nazionale siglato con la società WiFi Company assicurerà agli associati tariffe agevolate per l’adozione di queste.".
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Questo accordo è stato stipulato il 12/05/2005!
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Dove sono gli hot spot per Vailate?! Perchè nessuno ci dice nulla?!
Noi pretendiamo che Vailate si aggiorni e colga questo importantissimo appuntamento con il futuro; internet vuol dire diffondere la conoscenza, la libera consapevolezza delle cose che accadono nel mondo, ma anche un enorme risparmio economico.

lunedì 16 marzo 2009

Rifiuti zero e posti di lavoro

Vailate ha raggiunto un obbiettivo importante sul campo dei rifiuti, ma dobbiamo e possiamo fare di più.
Il giornalista Matteo Incerti è interventuo alla giornata nazionale delle liste civiche a Firenze, proponendo diversi spunti di riflessione, che io colgo subito come punti fondamentali del nostro programma.
Schematizzo le informazioni sul tema e le proposte:
  • Tutto ciò che non si ricicla va eliminano nei prossimi anni dal ciclo produttivo della nostra economia, attraverso la collaborazione fra istituzioni, università, imprese;
  • Rifiuti zero = più lavoro. Ogni 15 posti di lavoro creati con il riciclo (fonte CONAI), se ne crea solo 1 con l’inceneritori e discariche; ogni 1000 abitanti con la raccolta porta a porta si creano 2 posti di lavoro.
  • Senza incentivi pubblici, gli inceneritori non stanno in piedi. Vedi CIP6, che doveva servire per raccogliere fondi per le fonti rinnovabili.
  • Inceneritori e discariche provocano danni economici, derivanti da costi sociali, di gestione, ambientali, sanitari.. da 4 a 21€/tonnellata smaltita da inceneritori, da 10 a 13€/tonnellata per le discariche.
  • Risparmio energetico vero è la raccolta differenziata porta a porta.

Il programma che la nostra lista propone, in collaborazione con tutte le liste indipendenti d'Italia, è il seguente:

  1. Riduzione rifiuti: riduzione di sprechi di cibo, compostaggio domestico, pannolini lavabili, vuoti a rendere, scoraggiare i volantini nelle poste, promozione sistemi di filtrazione per l’acqua del rubinetto ecc..
  2. Ridurre gli imballaggi inutili, facendo pressione sulle imprese, sostenere e promuovere i prodotti con i vuoti a rendere;
  3. promuovere la nascita dei negozi del riciclo;
  4. Raccolta differenziata porta a porta. Tariffa puntuale (paghi solo ciò che non ricicli).
  5. Raccolta differenziata (vedi Treviso) in scuole, ospedali e tutti i luoghi pubblici.
  6. Per creare energia: impianti di compostaggio e di gestione anaerobica.
  7. Usare scarti organici dell’agricoltura per creare gas organici, con i quali far andare i mezzi pubblici.
  8. Promuovere centri di riciclo privati totali (posti di lavoro!!!), costano il 75% in meno degli inceneritori.
  9. Creare centri studio per i materiali non riciclabili, in collaborazione con le Università, i Comuni e la Provincia.

RIPRENDIAMOCI LE NOSTRE CITTA' !!!

Gestire il comune con "trasparenza"? Ecco la prima proposta.

La trasparenza con cui si dovrebbe amministrare una città è uno sforzo decisamente impegnativo, soprattutto per chi vive il confronto diretto con i cittadini come ostacolo.
Un’amministrazione davvero trasparente pubblica i propri bilanci (quelli completi dico, quelli in consuntivo) in calce al periodico d’informazione comunale, su internet, in bacheca..
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Anzi.. un’amministrazione davvero "trasparente" prevede che ci sia una figura designata alla spiegazione di tale bilancio, destinata ai comuni mortali come noi che potrebbero avere qualche problema nell’interpretazione dei numeri.
Certo, a questo scopo ci sono le assemblee in cui la giunta presenta il bilancio; ragion per cui il cittadino decide di alzarsi dalla sua poltrona, uscire di casa, farsi una camminata ed arrivare laddove spera di trovare risposte CHIARE.
Un amministratore, quindi, che presenta il bilancio di un paese (magari a fine legislatura) dovrebbe aspettarsi in modo del tutto naturale le domande incalzanti dei cittadini; un funzionario pubblico è bene che ricordi SEMPRE che se un cittadino chiede, è perché ha un vero bisogno.
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Cosa accade, però, se alle domande fatte, il cittadino si sente rispondere “lei non conosce le voci di spesa del comune!” (certo che non le conosco altrimenti non venivo qui!!!), oppure “lei scherza! ..è venuto a fare battute di spirito..” ?
Accade che il cittadino, pur condividendo molti interventi dell’amministrazione, si sente deriso, perde fiducia nella classe dirigente e soprattutto l’intero lavoro di una giunta perde la TRASPARENZA di cui stiamo parlando in questo post.

Dobbiamo dire basta a questo sistema fumoso di gestire la cosa pubblica!

Io, come Sindaco, attiverò una nuova prassi aggiuntiva alle assemblee pubbliche già previste dalla legge: una volta al mese andrò in piazza, davanti ai miei cittadini, e spiegherò cosa è stato fatto in quel mese.
Se avrò difficoltà nell’installazione di un megaschermo o di un semplice palco dotato di microfono, allora realizzerò videoconferenze su internet alle quali potranno partecipare i cittadini connessi, mentre tutti quelli che non hanno Internet potranno chiedere successivamente di visualizzare gratuitamente la registrazione dell’intervento sul pc della biblioteca, oppure potranno ottenere la trascrizione su carta.
Insomma, la comunicazione fra Amministrazione e cittadinanza dovrà essere diretta e trasparente.
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In piazza il Sindaco e la Giunta potrebbero prendere sia applausi che fischi ma, col tempo, sono convinto che tutta Vailate capirà l'impegno e la buona fede di questa iniziativa, e gli applausi avranno la meglio.

domenica 15 marzo 2009

Le linee guida della lista civica

In questo breve video, espongo le linee guida che seguirò una volta Sindaco; sono temi su cui propongo brevi spunti di riflessione, ma durante il primo evento (che stiamo organizzando) individueremo insieme i punti del programma nel dettaglio.
Per il momento, vi lascio al video.
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p.s.: durante tutta la campagna elettorale eviterò inutili polemiche, anche perchè vivo a Vailate da due anni, e sono fuori da ogni logica di favori e contrasti personali.